LA  CHIESA  DI  S.APOLLINARE :  LA STORIA

 

Questa chiesa , che sorge nella località nota in antico con il nome di S.Apollinare

di stagnano o di Vallata , denota nella dedicazione probabili origine Bizzantine ,

legate all'esarcato ravennate .

Già nominata in un diploma imperiale dell'anno 822 , appartenne in seguito ,

per lungo tempo , ai canonici regolari lateranensi di Monteveglio e fu infine ricostruita ,

in sontuose forme alla metà del settecento dotandola di una vasta canonica .

L’esterno della chiesa è caratterizzato dalla elegante facciata,scandita da lesene

e dall’alto campanile la cui cella campanaria presenta su ogni lato un timpano retto

da paraste ed è conclusa dalla guglia a base ottagonale.

Il raffinato interno è ad una unica navata , sulle cui pareti laterali spiccano i capitelli

in stucco delle lesene che reggono le arcate di sostegno della volta .

L’abside ospita una ancona monumentale decorata da preziosi stucchi , mentre

il presbiterio , affiancato da eleganti tribunette laterali , è sormontato da una cupola

affrescata nell’ottocento da Guardassoni e dal Samoggia . D segnalare e’ anche  la piccola

cappella B.V. Immacolata, adiacente al presbiteri, per le aggraziate forme architettoniche

 

S.Apollinare di Serravalle in una stampa del' 800

 

La ricostruzione settecentesca di Sant'Apollinare

Il 21 marzo 1321 Sant'Apollinare fu eretta a parrocchia sotto la giurisdi­zione della pieve di Monteveglio e rimase
nella stessa situazione fino al 6 novembre 1635 quando il cardinale Girolamo Colonna dispose che Sant' Apollinare
fosse sottratta alla giurisdizione di Monteveglio e resa indipendente. Ma fu un'indipendenza di breve periodo.

Quella vera e ininterrotta si verificò solo nel 1749, quando maturò anche il progetto di ricostruzione della chiesa stessa.
Nel 1573 la relazione stessa a seguito di una visita apostolica ordinata da Gregorio XIII, il bolognese Ugo Boncompagni,
ci fa sapere che la chiesa era bisognosa di interventi di restauro, che alcuni affittuari di beni immobili della chiesa risultavano
 essere morosi e dovevano essere invitati a versare le somme dovute presso il Monte di pietà (iuxta Montem pietatis).

 Dalla relazione veniamo anche a sapere che i fedeli che si accostavano regolarmente all'eucarestia erano 100,
 che era stata costituita la «Congregazione del Corpo di Cristo», che era consigliata la realizzazione del fonte battesimale
onde evitare la scomodità per i fedeli di doversi recare presso altra chiesa della zona per i battesimi.

Sappiamo che c'era l'altare maggiore e due altari laterali che, però, andavano o meglio adornati, o demoliti.
Cosa, quest'ultima, che accadde in occasione della visita pastorale compiuta dal cardinale Paleotti dieci anni dopo, nel 1583.
Alla fine della prima metà del XVIII secolo, fu il priore Filippo Melloni ad avviare l'opera di ricostruzione della chiesa
riscuotendo il plauso e l'incoraggiamento di Papa Lambertini (Benedetto XIV) che, per premiare lo sforzo economico
 e l'impegno del priore, emanò una bolla nella quale si riconosceva l'affrancamento della parrocchia di Sant'Apollinare
dalla Pievedi Monteveglio e l'attribuzione di piena indipendenza. Tutto ciò fu decisivo per intraprendere la ricostruzione
delle fondamenta della chiesa di Sant' Apollinare.

L'impresa, assai costosa, fu realizzata sia con denari personali del priore, sia con i proventi del patrimonio immobiliare
 e delle rendite della chiesa di Sant' Apollinare. Infatti, già a partire dal XIV secolo si ha notizia che il patrimonio
 di Sant'Apollinare fosse di una certa consistenza, anche se poi, nel tempo, andò assotigliandosi via via sempre di più.

Tuttavia la faticosa ricostruzione, che certamente richiedette anche un grande impegno economico, fu condotta a termine
ed il priorato di Sant' Apollinare riprese vigore e prestigio; nel corso del XIX secolo furono poi apportate numerose ed
importanti migliorie.Nel 1815 prese forma autonoma il comune di Serravalle, formato da Serravalle Tiola,
Ponzano e Zappolino.
Il 4 dicembre 1862 nacque il comune di Castello di Serravalle.

La chiesa ha poi raggiunto lo splendore attuale nel XIX secolo ed
è stata nuovamente restaurata alla sua bellezza originale all’inizio
del terzo millennio , grazie al grande impegno del Parroco e dei
parrocchiani .